sabato 27 febbraio 2016

La terra trema, amore mio

Attraverso uno degli ultimi successi di Ligabue esploreremo insieme quello che comporta il rischio sismico e cosa fare in caso di terremoto.









Attraverso parole e musica, Ligabue ci trasmette le emozioni che si provano durante un terremoto, emozioni che non si possono evitare, perché oltre alla distruzione materiale ne deriva anche una esistenziale. Una casa può essere ricostruita, e una vita devastata dal dolore? Possono bastare tempo e duro lavoro? 
E se, come per le case, bastasse costruire delle fondamenta forti e usare accorgimenti antisismici? 
Certamente non è la stessa cosa, ma ci sono realmente dei modi per essere pronti al terremoto, per limitare i danni, per salvaguardare le persone che amiamo, i nostri dipendenti, le persone di cui siamo responsabili, noi stessi. 
Probabilmente crediamo che certe cose non possono accadere a noi o a chi ci è davvero vicino, eppure all’improvviso crolla tutto e rischiamo di crollare anche noi! 
Se provassimo ad essere un po’ meno ottimisti e un po’ più realisti? Se provassimo a conoscere ciò che può succedere, in modo da sapere come agire? 
“Essere in grado di affrontare questa improvvisa situazione di emergenza può infatti fare la differenza tra la vita e la morte, non solo propria ma anche di chi ci sta intorno.”
Come si costruiscono delle buone fondamenta nella nostra vita, per cercare di difenderci da un disastro? 
Innanzitutto è importantissimo conoscere il proprio territorio, è necessario infatti informarsi sulla propria zona sismica (zona1=alto rischio; zona4=più sicura), allo stesso tempo è importante sapere dove si trovano le uscite di sicurezza più vicine, i punti di ritrovo e, infine, conoscere le procedure da utilizzare durante le scosse, cioè il piano d’emergenza.
Quando si avverte una scossa di terremoto e ci si trova all’interno di un edificio, la prima cosa da fare e mettersi al riparo, i posti più sicuri sono: la rientranza di una parete, il vano di una porta di un muro portante, la parte inferiore di una trave o di un tavolo, luoghi lontani da una possibile caduta di vetri o specchi. Inoltre è importante non usare l’ascensore, e seppure le scale sono l’unico mezzo per uscire, sono anche il punto debole dell’edificio, perciò è fondamentale fare attenzione nello scenderle, perché nella follia del momento si potrebbe rischiare di travolgere tutto e tutti, a discapito dei più deboli.
Ciò che terrorizza è la non prevedibilità del terremoto e delle sue conseguenze. Non c’è un modo certo per sopravvivere, perché non dipende tutto dal nostro comportamento adeguato o no alla situazione, però conoscere e sapere come agire può aiutarci ad essere più calmi, prendere decisioni lucide e a difenderci dal disastro.

Vedi anche: "Emergenza emozioni: PAURA-PANICO" - "L'esercitazione in emergenza" - "C'è sempre bisogno di un PIANO!"


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