FormAzione all'improvviso

FormAzione all'improvviso
Visualizzazione post con etichetta Emozioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Emozioni. Mostra tutti i post

domenica 28 febbraio 2016

Gestire le EMOZIONI? È possibile!

Panoramica sulle tecniche per la gestione delle emozioni.




 

Vi è mai capitato di trovarvi ad affrontare una situazione di pericolo improvviso? Di dover prendere delle decisioni importantissime in tempi stretti? Come se non bastasse avete: il cuore che batte all'impazzata, la temperatura sale, iniziate a sudare e il tempo passa!
STOP!
Facciamo un bel respiro e cerchiamo di analizzare la situazione dall’esterno.
Proviamo ad immaginare di essere in ufficio, al 10° piano, e di sentire all'improvviso il pavimento muoversi, pensiamo: “il terremoto! Non ce la faremo mai a scendere in tempo al piano terra! E i miei colleghi, i miei figli, ce la faranno?”. Davanti ad una situazione del genere abbiamo due macro possibilità, una è quella di farsi prendere dal panico e magari davvero non farcela, perché i nostri pensieri saranno offuscati e non avremo la lucidità di scegliere delle buone strategie di sopravvivenza; la seconda è quella di mantenere la calma e riflettere. Sembra facile a dirlo, ma in determinate occasioni è pressappoco impossibile! Perciò è importantissimo imparare a gestire le nostre emozioni, soprattutto in situazioni del genere.
Come si fa? Beh tutto sta nella pratica!
Innanzitutto bisogna ricordare che l’immediata attivazione fisiologica (aumento della temperatura, sudorazione cutanea, aumento del battito cardiaco, etc.) è incontrollata, ma dopo aver riconosciuto le reazioni del nostro corpo in base all’emozione provata e averla denominata, pian piano potremo controllarla. Per farlo ci sono diverse tecniche:
  1. Tecniche di rilassamento;
  2. Condizionamento per immagini;
  3. Condizionamento in vivo.
Le tecniche di rilassamento sono molteplici (yoga, meditazione, tecniche di biofeedback, etc.), l’elemento in comune e fondamentale a far sì che ci si possa rilassare è il controllo della respirazione, al fine di diminuirla e di calmare anche le palpitazioni, che solitamente caratterizzano situazioni di forte pressione, come incidenti improvvisi. L’avere un ritmo respiratorio più calmo può solo aiutarci a gestire la situazione con più lucidità.
Attraverso il condizionamento per immagini ognuno di noi può imparare a sostituire alle normali reazioni istintive ed innate altre più efficaci ed adeguate alla situazione. Come si fa? È possibile iniziare con la visione di filmati, l’analisi di casi realmente accaduti, l’immedesimazione con vittime reali, cercando di pensare a possibili comportamenti e soluzioni, ma anche immaginare pericoli e reazioni funzionali ad esse. In questo modo saremo in grado di AGIRE durante un’emergenza e non solo di REAGIRE!
Si parla di condizionamento in vivo quando facciamo delle esercitazioni o delle simulazioni e quando ci sottoponiamo ad allenamenti fisici e psichici.
Sintetizzando, per una buona gestione delle emozioni in situazioni in cui il panico potrebbe farci diventare un pericolo per noi stessi e per gli altri, sono necessari due elementi: il riconoscimento dell’emozione provata e tanta tanta pratica! 

venerdì 26 febbraio 2016

Emergenza STRESS!

Approfondimento sullo stato di Stress che in situazioni emergenziali può raggiungere livelli molto alti.






Ho pensato di approfondire, oggi, uno stato che spesso caratterizza quelle che comunemente chiamiamo emergenze: lo STRESS.
Secondo la teoria di Selye lo stress “è una transazione tra la persona e l’ambiente, nella quale la situazione è valutata dall’individuo come eccedente rispetto alle proprie risorse. Questo scarto induce alla percezione di non poter far fronte alla situazione stressante” e porta a dire quel “non ce la faccio” che poi realmente non ci fa uscire vittoriosi dalle sfide emergenti e d’emergenza!
Credo sia fondamentale conoscere l'esistenza di un’importante distinzione tre eustress e distress.
Il primo, l'eustress, è uno stress buono e positivo, indotto dagli stimoli esterni e quotidiani, costruttivi ed interessanti, insomma un tipo di stress che ci fa sentire vivi.

Il distress, invece, indica lo stress comunemente definito, ed è causa di molte difficoltà per ognuno di noi. 
Questa distinzione può guidarci nella gestione e nella risposta allo stress, perché conoscere le nostre reazioni ci aiuta a controllarle, questo è possibile grazie alle nostre risorse.
Nel prossimo post vedremo un’arma che ognuno di noi possiede per sconfiggere lo stress!

 
 
FONTI:




giovedì 25 febbraio 2016

Il potere delle emozioni

Le emozioni svolgono diverse funzioni, ma la loro dote più grande è la capacità di generare un cambiamento. 

 

 


"Il vantaggio delle emozioni è che ci traviano"
 
 Oscar Wilde

 

Buongiorno a tutti. Oggi vi voglio lasciare con una frase, a mio modesto parere, davvero importante. Si tratta di una delle tante riflessioni generate da uno dei più grandi autori di tutti i tempi: Oscar Wilde. Tale autore ha saputo condensare ed enfatizzare in così poche parole quanto vi avevo precedentemente anticipato sulle emozioni, ovvero il fatto che attraverso di esse noi tutti siamo in grado di modificare il modo di vedere le cose, i fatti e la realtà. Esse ci condizionano quanto più possibile nel profondo e ci accompagnano verso un cambiamento spesso non facile da attraversare. A volte tale mutazione è repentina e quasi impercettibile, altre volte invece è lenta, graduale e richiede uno sforzo individuale notevole.
Ogni emozione è diversa dall'altra, così come differente è il modo di viverla tipico di ciascuno di noi. Malgrado questo però, quale che sia la loro fonte di origine, e qualunque sia il modo di affrontarla, ogni emozione possiede una intensità tale da poter generare una trasformazione dapprima interiore e poi fisica.
Personalmente ho riflettuto a lungo su questo straordinario pensiero e mi auguro vivamente che anche voi possiate fare altrettanto. 


 
FONTI:

lunedì 22 febbraio 2016

Emergenza emozioni: PAURA-PANICO

In situazioni emergenziali sono tante le emozioni che intervengono e se non gestite diventano l'emergenza stessa!





Un punto cardine della formazione in emergenza è la gestione delle emozioni che ci invadono in queste situazioni.
Prima di analizzare le diverse emozioni, credo sia doveroso rispondere ad un dubbio, che ha aperto diverse discussioni e filoni di pensiero: le emozioni permettono di attuare un comportamento adeguato alla situazione in cui ci si trova oppure interferiscono con essa? 
Per molto tempo le emozioni sono state etichettate come disfunzionali, come se irrompessero in un dato momento e interferissero o interrompessero qualsiasi attività. Nonostante ciò la teoria evoluzionistica di Darwin arriva in soccorso delle emozioni e ci ricorda che sono fondamentali per l’adattamento e che fungono anche da mediatrici tra individuo e ambiente.
Queste teorie sono apparentemente contrastanti, ma in effetti sono entrambe vere.
Vi riporto ad un esempio concreto. In situazioni emergenziali le emozioni che invadono ogni individuo sono le più disparate, oggi voglio soffermarmi su due di esse: il panico e la paura. La PAURA è un’emozione puramente adattiva, in quanto si attiva nel momento in cui l’individuo percepisce di essere in pericolo. Grazie a questa emozione proteggiamo noi stessi, i nostri cari e ci prepariamo all’azione. Quando però gli eventi emotigeni superano la soglia soggettiva di vulnerabilità, la paura può trasformarsi in PANICO, il quale arriva a paralizzarci, ci porta a mettere in atto comportamenti irrazionali e non funzionali, ciò ci rende incapaci di elaborare strategie di sopravvivenza e salvaguardia del nostro ed altrui organismo. È evidente il passaggio da un’emozione funzionale ad una disfunzionale, la linea di confine è sottile, quasi impercettibile, per questo è fondamentale conoscere le proprie emozioni e imparare a controllarle.
Questo è uno dei traguardi della formazione psicologica nei contesti d’emergenza.

 

FONTI:
- Sbattella, Fabio. Manuale Di Psicologia Dell'emergenza. Milano: F. Angeli, 2009. Print.
- Balconi, M. (2008). Neuropsicologia della comunicazione. Milan: Springer.

sabato 20 febbraio 2016

Introduzione alle emozioni

Scopri cosa sono le emozioni e quali componenti le caratterizzano.

 
 
 
 
Buongiorno a tutti quanti voi lettori. Oggi farò una breve introduzione alle emozioni, ovvero una costante sempre presente nella vita di chiunque.
Le loro funzioni sono molteplici, ma la proprietà che più le caratterizza è il fatto di essere motivazioni per il comportamento, ovvero di includere tendenze all’azione.
Le emozioni possono essere definite dei processi psichici complessi, in quanto si snodano nel corso del tempo attraversando diverse fasi e coinvolgendo molteplici aspetti. Nello specifico Frijda ha elaborato un modello all’interno del quale vengono richiamate le componenti essenziali che concorrono congiuntamente a costruire la realtà di ogni emozione. Il primo costituente è l’evento elicitante ovvero una situazione che per sua natura ha innescato l’emozione, che verrà successivamente categorizzata e valutata sulla base del livello di novità dello stimolo, della qualità edonica (positivo o negativo, piacevole o spiacevole), e della possibilità di far fronte alla situazione. Tutto questo è susseguito da una attivazione fisiologica diffusa: ogni emozione infatti implica sempre il coinvolgimento del corpo, di cui vengono modificati i ritmi ed i processi di attivazione. La quarta componente è rappresentata poi dall’autopercezione, ovvero il vissuto e il sentito della persona che coglie il suo stesso mutamento emotivo. Senza tale costituente l’emozione stessa non esisterebbe per il soggetto, che di conseguenza non sarebbe in grado di attribuirle un nome e di calibrarla. Per concludere si ha quindi una risposta motoria, che rappresenta i tentativi visibili messi in atto dal soggetto per affrontare l’evento emotigeno.
Le emozioni sono numerose e ciascuna di esse si caratterizza per una propria peculiarità. Ciò che però le accomuna è il fatto di rappresentare una realtà cruciale sotto diversi livelli, poiché oltre a rappresentare delle esperienze corporee che incidono positivamente o negativamente sulla salute, sono fondamentali anche dal punto di vista esistenziale e motivazionale.
Sviluppare dei progetti di prevenzione significa quindi saper prendere in considerazione e saper lavorare anche su tutti questi aspetti, in modo tale da prevede il disastro emozionale del singolo individuo, oltre che della collettività.

Vedi anche: Gestire le EMOZIONI? È possibile! - Emergenza emozioni: PAURA-PANICO


FONTI: