domenica 28 febbraio 2016

La catena della sopravvivenza

Partecipare ai corsi BLSD (Base Life Support Defibrillation) significa partecipare alla catena della sopravvivenza.

 
 
 
 
Essere preparati ed informati per far fronte ad una situazione di emergenza significa prevenire ed è funzionale, oltre che per essere di aiuto alle vittime (Hick,1952), anche per il futuro proprio benessere, in quanto diminuisce il senso di impotenza che caratterizza il trauma psicologico
Abbiamo già descritto le linee guida generali riguardanti il comportamento adeguato in caso di incidenti stradali o ustioni, tuttavia una preparazione competente per la maggior parte degli eventi critici non può venir appresa tramite un blog.
Ho notato che oggi la presenza dei Defibrillatori semi-Automatici  Esterni (DAE) è sempre più diffusa: non solo nei luoghi relativi all'ambito sanitario, ma anche nelle scuole, in ogni fermata della metro, nei centri sportivi... Di conseguenza, anche i corsi che formano all'utilizzo stanno diventando sempre più numerosi. L’invito che vorrei rivolgere ai lettori è quello di investire sulla prevenzione, ed informarsi sui corsi di formazione per cittadini presenti nella propria città. Si tratta di corsi di breve durata che preparano le persone che non saranno poi intenzionate a diventare soccorritori a far fronte alle emergenze di tipo sanitario. Altri corsi, invece, sono della durata di una o due lezioni e sono volti alla formazione di operatori BLSD (Base Life Support Defibrillation). Questi sono relativamente poco impegnativi, tuttavia penso siano molto importanti, dato che ogni anno in Italia 60.000 persone muoiono a causa di un
arresto cardiaco.
La possibilità di intervenire per salvare la persona si gioca nei primi momenti dopo il malore: un soccorso tempestivo può arrivare a salvare il 30% delle persone. Un intervento rapido diviene possibile quando le persone presenti, anche senza competenze sanitarie, siano in grado di eseguire tempestivamente le compressioni toraciche esterne e, se presente, sappiano usare un Defibrillatore semi – Automatico Esterno (DAE). È fondamentale quindi che queste tecniche di intervento base siano una competenza diffusa tra la popolazione, in modo da non spezzare la “Catena della sopravvivenza”.



FONTI:
-https://www.areu.lombardia.it/web/home/formazione-al-cittadino-e-al-personale-laico
-http://www.psicotraumatologia.com/cosa_trauma_psicologico.htm
-http://www.medicina360.com/arresto-cardiaco.html

http://dae.trentaore.org/pageID/10/langID/it/cos__un_DAE.html
http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/17470215208416600
https://www.cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2234

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